A Verona un museo del vino come rilancio del territorio.
Il museo del vino muove i primi passi verso una concreta realizzazione a Verona, passando da idea, proposta dal consigliere regionale Enrico Corsi, a progetto concreto.
Un progetto ambizioso che mira a promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio veneto e incoronare Verona capitale enologica d’Italia e d’Europa.
Si svilupperà attraverso un percorso esperienziale sul vino, in grado di attrarre centinaia e migliaia di visitatori nella città scaligera. Un grande volano per il comparto turistico e per l’economia del territorio veronese.
L’idea è quella di strutturare il museo per aree tematiche:
- storia del vino fin dalle sue origini ai nostri giorni
- metodi e tecnologie di coltivazione della vita
- geo localizzazione e le caratteristiche dei vari vini
- sistemi di coltivazione e morfologia del terreno
- degustare e conoscere i vari vini, i colori e i profumi
- visitare un vigneto o una cantina
- degustazione e abbinamento vini ai cibi locali
- enoteca vini nazionali e internazionali
L’obiettivo è quello di realizzare una struttura espositiva tecnologicamente avanzata, in grado di diventare punto di promozione per far conoscere e visitare gli agriturismi e le cantine presenti sul territorio. Un museo dedicato non solo alle realtà locali e regionali, ma nazionali e internazionali. Una sorta di Vinitaly aperto 365 giorni all’anno.
La struttura museale sarà negli spazi delle Gallerie Mercatali dell’ex mercato ortofrutticolo, davanti alla fiera.
Come ha sottolineato il Ministro Centinaio
“Verona come capitale del vino in Italia è la migliore location per l’apertura di un museo dedicato al mondo dell’enologia. Una bellissima soluzione, a cui il Ministero riconosce il suo pieno sostegno. Sarà una struttura espositiva dinamica, coinvolgente e tecnologicamente avanzata, in grado di coinvolgere a 360° il visitatore, con una visita esperienziale indimenticabile. Il tutto per rendere il vino, fra i prodotti di punta italiani, un simbolo del Paese e della sua grande estrosità produttiva”.
G.R.