Dopo aver fatto un lungo e complicato viaggio sono arrivate a Verona le 6 consigliere della città di Kharkiv con a fianco i loro figli, che nei giorni scorsi avevano chiesto aiuto alla città scaligera. Il gruppo di amministratrici ucraine è riuscito a trovare riparo nella città scaligera successivamente a un impegnativo e lungo viaggio per fuggire dai bombardamenti ucraini. Hanno trovato ospitalità e accoglienza all’ostello di Santa Chiara.
“La macchina d’accoglienza veneta continua senza sosta il suo lavoro – rassicura il presidente del Veneto Luca Zaia -. Continuiamo a seguire con attenzione e apprensione quello che sta accadendo in Ucraina con le sue inevitabili ricadute sui flussi dei rifugiati. Il Veneto continua ad essere pronto nell’ospitalità e ne sta dando ampia prova. Esprimo un caloroso ringraziamento a tutti i volontari e a tutti gli operatori che stanno lavorando in queste ore, insieme a tutti quei veneti che insieme hanno offerto oltre 7.000 posti letto rispondendo all’appello fatto”.
L’appello dei cittadini ucraini: “Bombardano gli acquedotti, adesso serve acqua”.
Per quanto riguarda le postazioni per l’accoglienza tuttora sono 3.510 le persone che hanno offerto un alloggio per un totale di 7.300 posti letto. Alle 7.00 di domenica 13 marzo, le presenze negli Hub predisposti per l’accoglienza all’interno di 3 ex ospedali sono: 25 a Noale (VE), 12 a Valdobbiadene (TV) e 12 a Isola della Scala (VR).
Nel frattempo, mentre prosegue la raccolta di aiuti all’hub del Quadrante Europa, lo stesso Luca Zaia ha voluto dare il benvenuto nella Regione Veneto alla piccola Ariana, la bambina figlia di una signora rifugiata dall’Ucraina che è nata sabato 12 marzo all’Ospedale di San Donà di Piave (VE).
L C
Fonti: https://www.veronaoggi.it/
Ucraina, hub di Verona già a pieno regime.