“Scuole cardioprotette e formazione personale non sanitario”
Presso il Municipio di Villafranca di Verona si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Scuole cardioprotette e formazione personale non sanitario”
Erano presenti il Sindaco Roberto Luca Dall’Oca, l’Assessore Anna Lisa Tiberio e come referente per il progetto, la dott.ssa Stanzial.
L’assessore all’Istruzione, Lavoro e Legalità Anna Lisa Tiberio, entra subito nel merito affermando che:
“Implementare queste azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione su tale tema è molto importante. Merita la massima attenzione per i valori umani che sostiene. Il rispetto per la vita passa attraverso il bagaglio esperienziale di competenze che devono essere acquisite in percorsi curricolari all’interno dell’Educazione Civica. L’obiettivo è formare tutti i neo diciottenni sulle manovre salvavita nel primo soccorso e sull’acquisizione di competenze nell’utilizzo di strumenti e dispositivi medici collocati sul territorio, di cui tutta la popolazione deve essere a conoscenza per un tempestivo soccorso in caso di arresto cardiocircolatorio, prima dell’arrivo dei soccorritori del 118”.
Il Sindaco Roberto Luca Dall’Oca ribadisce che è importante divulgare sempre più, un percorso iniziato sul territorio villafranchese già alcuni anni fa, in collaborazione con gli Enti preposti e le associazioni.
Infine la dottoressa Federica Stanzial illustra il progetto “Scuole cardioprotette e formazione di personale non sanitario”, di seguito riportato.
SCUOLE CARDIOPROTETTE PERCHE’:
- le strutture scolastiche sono frequentate da una popolazione che copre diverse fasce d’età (nido, scuola d’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, università);
- l’installazione di dispositivi salvavita non è ancora obbligatoria come indicato nel D.L. 13.09.2014 n. 158, noto come Decreto Balduzzi (dal nome del ministro della salute del governo Monti);
- sul sito del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – novembre 2018 – antecedente all’attuale suddivisione del ministero in Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Università e della Ricerca) la scuola poteva divenire un luogo ideale per la promozione alla diffusione della cultura della cardio-protezione;
- le donazioni alle scuole oltre al defibrillatore (segnaletica, teca, borsa, DAE dotato di piastre per adulti) comprendono anche le piastre pediatriche (fino agli 8 anni e 25 kg di peso).
FORMAZIONE PERSONALE NON SANITARIO, PERCHE’:
- esiste una proposta di legge (DDL) che propone l’obbligo di dotare di defibrillatori le scuole di ogni ordine e grado e le università entro il 31 dicembre 2025, oltre a promuovere l’aspetto formativo del personale scolastico (amministrativo tecnico e ausiliario e corpo docente) e degli stessi studenti;
- con semplici ma efficaci manovre (RCP – rianimazione cardio polmonare – con l’uso del DAE), si ha la possibilità di salvare la vita a chiunque venga colpito da arresto cardiaco (adulti e bambini) in attesa dell’intervento del personale sanitario.
Fonte = https://af-ablation.org/patologie-aritmologiche/morte-improvvisa
Nel 70% dei casi, l’arresto cardiaco è causato da una aritmia, cioè da una alterazione del ritmo cardiaco chiamata fibrillazione ventricolare.
Nel 50% dei casi l’arresto cardiaco avviene in presenza di altre persone, che potrebbero intervenire immediatamente con semplici manovre salvavita (RCP).
QUALI SONO LE MANOVRE SALVAVITA:
- verificare l’assenza di risposta agli stimoli e allertare subito il 112 o 118;
- posizionare il paziente supino;
- iniziare la RCP (30 pressioni sul torace intervallate da una pausa di 2 secondi) e poi ripeterle. La RCP (rianimazione cardio polmonare) è finalizzata al mantenimento della circolazione del flusso sanguigno e del trasporto di ossigeno a tessuti e organi;
- la RCP può essere eseguita da uno, due o più soccorritori che si alternano nell’intervento in favore del soggetto colpito da arresto cardiaco;
- l’utilizzo del DAE FA LA DIFFERENZA, PERCHE’ FORNISCE LE INDICAZIONI UTILI PER EFFETTUARE CORRETTAMENTE L’INTERVENTO.
PERCHE’ L’INTERVENTO DEVE ESSERE TEMPESTIVO:
- perché il tempo utile di salvataggio di una persona colpita da arresto cardiaco è di circa 10 minuti, tuttavia dal 5° minuto, possono insorgere GRAVI DANNI CELEBRALI IRREVERSIBILI;
- perché in un momento di emergenza come questo che tutti stiamo vivendo, il tempo di risposta dei soccorritori è purtroppo aumentato.
Diventare cittadini formati, vuol dire:
- essere consapevoli che si può dare una speranza a chiunque venga colpito da arresto cardiaco;
- partecipare a corsi di formazione e aggiornarsi ogni due anni;
- conoscere la collocazione dei DAE nel territorio di residenza.
G.R.