Il governatore Alberto Cirio, ha così commentato la notizia:
” penso che in un Paese , dove lo Stato ha obbligato le aziende e gli uffici pubblici a misurare la temperatura a chi entra nei loro locali, questa verifica sarebbe stato giusto garantirla anche a scuola, dove c’è il bene più prezioso da tutelare: i nostri figli che sono il nostro futuro”.
Anche il professor Vittorio Barosio esprime la sua soddisfazione:
” Il presidente del Tar motiva molto bene, molto accuratamente gli argomenti riconoscendo tra l’altro che non è vero che l’ordinanza di Cirio sposta l’obbligo di misurare la febbre dalle famiglie alle scuole. Riconosce che si ribadisce che l’obbligo della febbre spetta alle famiglie e dice che se queste non adempissero, la regione fa un controllo che è necessario per la salute pubblica. La regione ha soltanto previsto una garanzia in più, non ha cambiato l’impianto statale. Ha previsto una garanzia perché l’impianto statale funzioni”.
G R
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