La pandemia ha messo a dura prova le nostre vite e la nostra quotidianità, e l’emergenza scaturita dalla diffusione del Covid-19 ha inaugurato, a livello nazionale e internazionale, un significativo momento di riflessione sulle capacità di risposta da parte delle istituzioni pubbliche.
Quindi per cogliere da vicino le opinioni e le condizioni di vita degli studenti universitari, soprattutto quelli in condizione di maggiore fragilità e vulnerabilità come gli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, è stato lanciato un questionario online dal titolo “La vita degli studenti universitari al tempo del Covid-19”. Avviato l’11 aprile scorso su scala nazionale, il questionario ha giù superato le 23.000 risposte.
L’indagine è frutto del lavoro di un team di ricercatori provenienti da diverse università italiane come, Michele Bertani, del dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona e responsabile area sociale di ELL-Economics Living Lab, Giuseppe Monteduro, università degli studi del Molise, Sara Nanetti, università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Davide Ruggieri, università di Bologna.
La survey online intende offrire indicazioni relative all’esperienza degli studenti universitari italiani nel periodo prima del Covid e in quello in itinere. Ciò servirà a comprendere se e come la didattica a distanza può rappresentare una vera opportunità di innovazione, senza perdere la mission inclusiva e comunitaria propria dell’università. I dati e le conseguenti analisi di ricerca saranno diffusi mediante report e pubblicazioni scientifiche per dare massima rilevanza pubblica alla vita studentesca universitaria e alle sue problematiche.
“La vita dopo mesi d’emergenza sanitaria sarà diversa per tutti, ma ciò non rappresenta necessariamente un male: può diventare occasione di crescita anche per le università, che tenendo l’orecchio teso verso i desideri e le esigenze degli studenti può trovare nuovi sistemi per ampliare la propria offerta didattica” spiega Michele Bertani. “La partecipazione degli studenti è fondamentale: più ampio sarà il numero di studenti universitari a sottoporsi al questionario, più completo sarà il quadro delle esigenze e dei possibili cambiamenti da mettere in atto nell’ambito della vita accademica”.
Il Consiglio nazionale degli studenti universitari sostiene l’iniziativa mediante la diffusione del progetto e del link per la compilazione del questionario ai contatti della sua rete nazionale.
Per interviste e approfondimenti:
Michele Bertani – michele.bertani@univr.it
G R