Verona Sociale

L’Università di Verona non si ferma: in un mese 2000 laureati online.

Dall’ inizio dell’emergenza l’ateneo ha garantito agli studenti la frequenza in via telematica di oltre l’80% delle lezioni, erogando complessivamente 1014 attività didattiche in e-learning sul totale delle 1260 previste in questo  secondo semestre, con il coinvolgimento di 658 docenti (il 78% sul totale di 848) che hanno attivato il recupero delle lezioni in modalità telematica.

Si è conclusa ieri la sessione primaverile per le discussioni delle tesi di laurea. In un mese quasi 2000 studentesse e studenti sono stati proclamati “dottori” in via telematica nelle diverse aree scientifico-disciplinari. Tesi triennali, magistrali e di specializzazione discusse da remoto. Un segnale positivo per l’ateneo, che non si ferma davanti all’ emergenza Coronavirus ma apre le finestre al sapere, proseguendo nelle attività didattiche grazie alla tecnologia a distanza.

 Ben 1034 i neolaureati della macro area di Scienze umanistiche, con il dipartimento di Lingue e letterature straniere al primo posto (405), seguito dai dipartimenti di Scienze umane (332) e Culture e civiltà (297).

Per la macro area di Scienze giuridiche ed economiche si sono registrate in totale 463 lauree, di cui 109 al dipartimento di Scienze giuridiche e 354 a Scienze economiche ed Economia aziendale per le due sedi di Verona e Vicenza.

La macro area di Scienze della vita e della salute ha visto 151 discussioni di laurea online, di cui 42 afferenti all’ area di Medicina e 109 a Scienze motorie.

Mentre , 241 i laureati triennali e magistrali nella macro area di Scienze e ingegneria.

“L’ università di Verona ha continuato a funzionare con il contributo di tutti coloro che, con dedizione hanno continuato a svolgere il proprio lavoro, adottando nuove modalità a distanza: la didattica viene erogata a distanza da oltre un mese, le nostre studentesse e i nostri studenti continuano a laurearsi anche se da casa, vengono garantiti gli esami e si farà ancora di più per trovare le migliori forme di recupero di tutti i tirocini, in modo che la qualità della formazione raggiunta dalla nostra università venga mantenuta integrando le nuove modalità di didattica a distanza nel nostro piano dei corsi di laurea già dal prossimo anno accademico, per consentire la migliore fruizione sia dei studenti attuali che di coloro che intendono iscriversi al nostro ateneo”, ha commentato il magnifico rettore Pier Francesco Nocini.

 

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