‘Chi del gioco si innamora, presto o tardi va in malora’.
E’ uno degli slogan coniato dai ragazzi delle classi seconde delle Scuole Stimmate, coinvolti in un progetto per esaminare il fenomeno della ludopatia.
Sono quattro gli slogan degli studenti che, riuniti in gruppi, hanno dato via libera alle loro idee per dire no al gioco d’azzardo.
I messaggi premiati sono:
‘Non giocare d’azzardo se vuoi raggiungere un traguardo’ ( 2^ linguistico, alunni Polo, Isalberti, Parenzan);
‘Non giocare d’azzardo, non raggiungerai nessun traguardo!’ (2^ scienze applicate, alunni Bartolomei, Boni, Caporali, De Marchi);
‘Chi del gioco si innamora presto o tardi va in malora (V Ginnasio, alunni Graldi, Gandini, Bombieri);
‘Non ti azzardare a giocare’ (2^ scientifico, alunni Kezirian e Desideri).
Al progetto ha partecipato anche il Comune, coinvolto con la Commissione consiliare quinta e la presidente Maria Fiore Adami, particolarmente attenta all’importanza di sensibilizzare i giovani su questi temi.
I ragazzi, accompagnati dal preside Umberto Fasol e dal direttore, padre Simone, sono stati premiati in municipio dal sindaco Federico Sboarina, che ha consegnato a ciascuno una pergamena a ricordo del lavoro svolto.
Presenti alla premiazione anche il presidente della Commissione consiliare quinta Maria Fiore Adami e il consigliere comunale Paola Bressan.
“Le dinamiche della ludopatia e del gioco d’azzardo ci preoccupano molto- ha detto il sindaco-. Come Amministrazione sono tante e diverse le iniziative messe in campo per contrastare questo fenomeno e, soprattutto, per diffondere il messaggio di quanto possa essere pericoloso e distruttivo. Voi giovani siete i primi da tutelare e responsabilizzare, ma anche i primi che possono fare qualcosa per ‘contagiare’ positivamente amici e coetanei. Il lavoro che avete fatto a scuola ne è l’esempio”.
“E’ stato un piacere far parte della commissione che ha giudicato i vostri slogan – ha aggiunto Adami-. Un plauso ai dirigenti e agli insegnanti delle Scuole Stimate, che offrono proposte educative legate anche all’attualità”.
G.R.