Arena di Verona: centro di sperimentazione nazionale per testare l’efficacia delle misure anti Covid.
L’ Arena di Verona diventerà il centro di una sperimentazione nazionale per testare l’efficacia delle misure anti Covid nei luoghi dello spettacolo e non solo. Ciò permette di programmare eventi e concerti aumentando notevolmente il numero degli spettatori, senza escludere di arrivare alla capienza massima di 13 mila persone.
I dettagli sono ancora in fase di definizione, ma l’dea è quella del doppio tampone agli spettatori che entrano nell’anfiteatro per assistere allo spettacolo, uno prima dell’ingresso e il secondo dopo una settimana. I risultati dell’indagine permetterebbero di avere ulteriori conferme sulle misure restrittive adottate, come l’uso della mascherina, il distanziamento sociale, le modalità di ingresso e uscita dall’Arena, dati scientifici fondamentali per le scelte del Governo legate alle riaperture e in particolare ai luoghi della cultura e dello spettacolo.
La gestione dei tamponi sarebbe a carico della autorità sanitarie, che fornirebbero non solo i dispositivi medici ma anche il personale formato. Per la logistica non ci sono problemi, gli ampi spazi esterni dell’Arena si prestano a questo tipo di organizzazione, senza contare i palazzi vicini come la Gran Guardia, con sale enormi perfette per effettuare i tamponi.
L’unico vincolo riguarda il box office. La sperimentazione può essere effettuata solo su spettacoli i cui biglietti non sono ancora stati messi in vendita, i cittadini devono essere infatti a conoscenza del test legato all’evento per decidere consapevolmente se partecipare alla sperimentazione oppure o no.
Una prima data c’è già ed è il 31 agosto, quando in Arena si terrà il Power Hits dell’estate organizzato da Rtl 102.5. In tempo per gli spettacoli di extralirica che si terranno a settembre. L’obiettivo degli organizzatori è lo spettacolo ‘Covid free’ con il pubblico a capienza massima.
La novità è stata presentata dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’ amministratore delegato della Arena di Verona Srl e direttore artistico per i concerti “live” e gli eventi TV all’Arena, Gianmarco Mazzi e, in video collegamento, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.
Ha detto il sindaco:
“Ringrazio il sottosegretario Borgonzoni per aver sposato con tanta determinazione questa causa a cui tengo tantissimo e sulla quale stiamo lavorando incessantemente da settimane . Per l’obiettivo dei 6 mila posti in Arena è stato fatto ciò che è stato richiesto e adesso è nelle mani del Governatore Zaia. Nel frattempo, il sottosegretario ha tenuto rapporti con tutti gli organi preposti a livello nazionale per aumentare la capienza in Arena in via sperimentale. Un progetto che ci vede capofila in Italia ma che potrebbe essere utilizzato anche negli altri Paesi che non sono ancora Covid free. Procediamo per step. Fino a qualche settimana fa l’obiettivo dei 6 mila posti ci sembrava quasi impossibile, ora possiamo pensare ancora più in grande. Ciò grazie all’accelerazione della campagna vaccinale e alla conseguente diminuzione dei contagi, ma anche al grande lavoro fatto finora con il protocollo per l’Arena. Non abbiamo ancora una data per lo spettacolo con la sperimentazione, ma sull’organizzazione abbiamo imparato ad essere velocissimi, non escludo possa essere molto presto”.
Il sottosegretario Borgonzoni ha aggiunto:
“ Tutto è nato dallo studio sull’Arena che il sindaco mi ha inviato, da lì è partito il dialogo insieme ai ministri Speranza e Franceschini. Ci sembrava impossibile che quest’anno non potessero entrare in Arena nemmeno le persone ammesse l’anno scorso. E ancora più assurdo era il limite ipotizzato a mille spettatori. Perciò, sulla base delle sperimentazioni in Spagna e a Liverpool abbiamo coinvolto l’Istituto Superiore di Sanità non solo per ottenere la capienza a 6 mila spettatori, ma anche quella di aumentarla con la sperimentazione. E io penso che sicuramente ci riusciremo. Resta il nodo coprifuoco , ma sono certa che si risolverà a breve. In alternativa, ci auguriamo arrivi la certezza che il biglietto dell’evento valga come lasciapassare per rientrare a casa oltre le 22”.
Mentre ha aggiunto Mazzi:
“Un doppio obiettivo che io ho chiamato “kapkop”, una sorta di grido di battaglia, ovvero capienza piena-coprifuoco. La notizia di oggi è davvero importante, soprattutto in occasione del primo concerto de il Volo il 5 giugno, che sarà in diretta in tutto il mondo. Verona darà un messaggio incoraggiante per il futuro. Un risultato frutto di una strategia vincente. Il 31 agosto, Rtl si è spinta a voler fare il primo evento Power Hits a capienza piena e covid-free. Lavoriamo non solo a questo obiettivo ma anche per anticiparlo”.
G.R.