Il Comune di Verona ha chiesto al Demanio, proprietario dell’immobile, che gli venga trasferita la quarta Torricella Massimiliana, la più a nord delle quattro torrette difensive sul colle San Giuliano, e come Amministrazione si impegna a valorizzare il bene per renderlo fruibile ai cittadini, evitando così che venga messo in vendita a soggetti privati, come sito non più utilizzato dallo Stato.
Si tratta di un’occasione importante con una doppia opportunità,perchè, oltre all’edificio storico, che si trova in discrete condizioni, il sito comprende anche un’ampia porzione di terreno circostante, attualmente inutilizzata. Un valore aggiunto di cui dovrà tener conto il progetto di riqualificazione che verrà elaborato dagli uffici comunali del settore Unesco, guidati dall’assessore Francesca Toffali.
Prima serve però capire quale destinazione urbanistica sia più adatta per valorizzare il sito, considerato il suo valore storico ma anche il contesto paesaggistico in cui si inserisce. Su questo aspetto è già al lavoro l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala con i suoi uffici.
L’obiettivo è presentare al Demanio una proposta completa il prima possibile, per pianificare il recupero vero e proprio della Torricella e inserirlo in un più ampio percorso di conoscenza e fruizione del sistema difensivo di cui la città è ricca.
Il federalismo demaniale culturale (Lgs. 85\2010), prevede la possibilità di concordare fin da subito quale valorizzazione si voglia perseguire per i beni da acquisire, con quali riqualificazioni, salvaguardia e tutele degli stessi. Ciò significa che il Comune, deve esprimere la propria progettualità inserendo aspetti anche gestionali del beni, perché ne sia pianificato un uso razionale e rispettoso che al contempo possa anche permetterne una sostenibile gestione economica.
“Per troppi anni si è rivolta l’attenzione ai soli monumenti nel cuore del sito Unesco di Verona – spiega l’assessore Toffali -, la cui indiscussa notorietà a livello nazionale ed internazionale è un vantaggio per tutta la comunità.
L’acquisizione della quarta Torricella Massimiliana è un nuovo tassello per valorizzare dal punto di vista storico, culturale e ambientale, l’immenso patrimonio dei siti fortificati veronesi, che va dai forti ai bastioni, ai valli e alle mura. Stiamo cogliendo una straordinaria opportunità per fare conoscere alla città il patrimonio diffuso sul territorio. La cortina difensiva esterna della Città, per esempio, potrebbe essere un nuovo perimetro allargato del sito Unesco di Verona, una zona di rispetto e tutela del sito vero e proprio contenuto dalle mura. Auspichiamo tutti che Verona ritorni ad essere affollata di giorno e di notte da cittadini e turisti come qualche mese fa. E in questa prospettiva prepariamo una città letteralmente più grande, che tiene conto dello spazio come ricchezza da valorizzare anche in ambito turistico”.
“Ci siamo confrontati con gli uffici del Demanio – afferma l’assessore alla Pianificazione Urbanistica Ilaria Segala –, manifestando l’interesse dell’Amministrazione nell’acquisire il sito e valorizzarlo, evitando in tal senso che possa essere messo in vendita come previsto dalla legge di bilancio 2019.
Ora si tratta di individuare insieme alla Soprintendenza le destinazioni d’uso compatibili con l’immobile monumentale, che tengano conto della necessità di garantire accessibilità e fruizione del bene da parte della comunità. Elementi, questi, imprescindibili nella riqualificazione, visto il gradimento dimostrato dai cittadini nelle numerose iniziative avviate dall’Amministrazione per coinvolgere i cittadini in questa ricchezza che appartiene anche loro. Dalle visite ai forti e ai siti militari, tra cui la quarta Torricella, alla consultazione pubblica ‘Verona fortificata’ che ha avuto più di 200 riscontri. Segno di un grande interesse da parte della cittadinanza che può diventare valore aggiunto per la gestione del sito dopo la riqualificazione. Lavoriamo ora per elaborare il progetto di riqualificazione urbanistica; in parallelo, gli uffici comunali Unesco si concentreranno sulla proposta di federalismo”.
La Torricella Massimiliana si raggiunge percorrendo via San Mattia e proseguendo per via Santa Giuliana, sul pendio del colle che domina la Valpantena. Qui si trova la torre di forma cilindrica, su due piani con copertura a terrazza, all’interno di un’area il cui ambito è di oltre 70 mila metri quadrati.
G R