Entro fine anno saranno inserite per rinforzare le azioni a sostegno dei contesti di vulnerabilità e fragilità.
L’Ambito Territoriale Sociale (Ats) Ven_20-Verona, di recente diviso dalla Regione Veneto in due Ats il Ven-26 Verona e Ven-27 Est veronese, assumerà 33 figure di alta qualificazione destinate e rinforzare i servizi offerti a persone e famiglie in contesti di fragilità sempre più accentuata dei Comuni aderenti, tra i quali Verona.
“Abbiamo chiesto e ottenuto – afferma l’assessore al Lavoro Michele Bertucco – dei fondi al Ministero del Sociale, nel Piano Nazionale Inclusione, per l’assunzione di personale a tempo determinato per un triennio, di 33 persone nei due ambiti. Si tratta di profili adeguatamente preparati per intervenire nelle fasce di persone e famiglie maggiormente in difficoltà e in emergenza sociale abitativa. L’iter sarà seguito dal Ministero e poi saranno attivati dei bandi di carattere regionale: si tratta di un segnale di attenzione in un momento molto difficile per le persone e per le famiglie”.
Dei trentatré dipendenti i quali faranno capo ai due Ats: 6 sono funzionari amministrativi, 4 funzionari contabili, 9 psicologi, 12 educatori socio-pedagogici e 2 pedagogisti. Saranno assunti con fondi messi a disposizione da parte del Piano Nazionale di Inclusione e saranno inseriti negli organici dei Comuni, tra il prossimo autunno e fine anno. Si tratta di risorse in più, dai profili innovativi, cui l’Ats, e di conseguenza i Comuni aderenti, incluso Verona, possono avere accesso grazie al fatto che l’adesione al bando del Piano Nazionale di Inclusione non è vincolata dalle norme sulle assunzioni dirette nei Comuni; quindi, è in deroga rispetto al Piano del fabbisogno.
“Alla fine del triennio – prosegue Bertucco – potrebbero essere confermati a tempo indeterminato. Sarà una decisione che dovrà prendere il Ministero, individuando la disponibilità di fondi oppure direttamente tramite gli Ats, ma è tutto da vedere dato che ancora non hanno una struttura giuridica chiara, essendo organismi frutto di una recente revisione regionale. Certo risorse umane con questa formazione sono decisamente di rilievo perché consentono di intervenire in un settore particolarmente delicato legato ai servizi di sostegno alla comunità in stato di disagio economico e sociale”.
“Prosegue l’intenso lavoro del Comitato dei Sindaci, – conclude infine l’assessora alle Politiche sociali e terzo settore Luisa Ceni – cui oggi aggiungiamo un altro ulteriore importante tassello. Le politiche sul territorio, che devono arrivare a garantire i Livelli Essenziali di Prestazione Sociale (Leps) nell’ambito nella sua interezza, necessitano di maggiori risorse anche in termini di capacità professionale”.
L C