Il nuovo piano di Protezione civile del Comune di Verona arriva nel Consiglio comunale scaligero. Giovedì 9 gennaio infatti il documento è stato esaminato dalla competente commissione consiliare che lo ha licenziato per la seduta dell’aula di giovedì 16 gennaio, dopo l’illustrazione da parte dell’assessora alla Protezione civile Stefania Zivelonghi.
La presentazione del Piano è avvenuta mediante accurate illustrazioni effettuate giovedì 9 gennaio in sala Delaini dapprima dall’assessora Zivelonghi, quindi dal Comandante della Polizia locale Luigi Altamura e dal consulente Alberto Dacome il quale ha accompagnato l’amministrazione veronese nell’iter di revisione del precedente Piano comunale di Protezione civile, datato 2008 e aggiornato solo nel 2010.
Un Piano perciò datato, che necessitava di un’ urgente e completa revisione per dotare l’Ente di uno strumento più funzionale ed efficace, rimodulato in particolare sui veri scenari di rischio che possono verificarsi nel territorio veronese.
Quindici gli scenari più probabili individuati, dalle trombe d’Aria ai terremoti, dalle alluvioni ai blackout, per ciascuno dei quali sono state individuate delle specifiche ‘matrici di intervento’, ovvero le azioni da svolgere nel caso il rischio si concretizzi. Si tratta di un Piano dinamico, che verrà cioè aggiornato e revisionato idealmente ogni anno per poterlo mantenere costantemente adeguato non solo alle caratteristiche della città ma anche ad una nuova valutazione dei rischi che il piano intende prevenire e gestire qualora effettivamente si verifichino.
Un modello organizzativo il quale stabilisce “chi fa cosa” in caso di emergenza e che pone una particolare attenzione anche al tema della prevenzione, per la quale sarà attivato uno specifico piano di comunicazione alla città e a particolari soggetti come la consulta dei volontari, per la massima diffusione possibile alla popolazione.
L C
