Il piano di Protezione civile del Comune di Verona attualmente vigente, datato 2008, è stato aggiornato nel 2010, risultando tuttora un testo obsoleto e non in linea con il Codice della Protezione Civile nazionale introdotto nel 2018. Da qui la necessità di una sua urgente e completa revisione, per dotare l’Ente di un piano più funzionale ed efficace, rimodulato in particolare sui veri scenari di rischio che possono verificarsi nel territorio veronese.
Per fronteggiare i rischi ritenuti più probabili (trombe d’Aria, terremoti, alluvioni, blackout, solo per citarne alcuni) sono state infatti individuate delle specifiche “matrici di intervento”, indicanti le azioni da svolgere. Vi sono poi due schemi grafici, che presentano le azioni da mettere in atto da parte del Comune in caso di “eventi senza preavviso” e “eventi con preavviso”.
L’importante novità per la Protezione civile cittadina, che definisce un passaggio storico per il Comune, è stata illustrata questa mattina dall’assessora alla Protezione civile Stefania Zivelonghi al termine della giunta che ha dato il via libera al documento modificato. Il testo passa ora all’esame del Consiglio comunale, per il voto finale nella prima seduta utile programmata con il riavvio dei lavori a gennaio 2025. Successivamente seguirà una capillare programma di informazione e diffusione.
“Una delibera di estrema importanza – evidenzia l’assessora Stefania Zivelonghi – che segna un cambiamento significativo, quasi storico per certi aspetti, visto che il piano di Protezione civile di Verona non veniva aggiornato dal 2010. Dopo il passaggio nella competente commissione contiamo di raggiungere l’approvazione definitiva del testo in Consiglio comunale entro il mese di gennaio. Il Comune è dotato di un piano di protezione non solo datato ma assolutamente non più rispondente alle ultime indicazioni e non più coerente con lo stato della città e con i profili di rischio, ben specificati nel nuovo testo che nasce per essere dinamico. Il piano dovrà essere infatti rivisto, revisionato idealmente ogni anno per poterlo mantenere costantemente adeguato non solo alle caratteristiche della città ma anche ad una nuova valutazione dei rischi che il piano intende prevenire e gestire qualora effettivamente si verifichino.
Si tratta di un modello organizzativo il quale stabilisce “chi fa cosa” in caso di emergenza e che pone una particolare attenzione anche al tema della prevenzione. Su questo, una volta raggiunta la definitiva approvazione in Consiglio comunale, attiveremo infatti uno specifico piano di comunicazione alla città e a particolari soggetti come la consulta dei volontari, per la massima diffusione possibile. In un momento storico in cui gli eventi climatici di forte intensità sono sempre più frequenti è assolutamente urgente dotare Verona di un adeguato strumento di gestione delle emergenze, che peraltro si aggiunge al sistema di allerta della popolazione che già l’amministrazione Tommasi ha realizzato.”
Il “Piano comunale di Protezione Civile” (PCPC) serve per individuare i migliori modelli di comportamento dati i più probabili rischi sul territorio e formalizzare, fin da prima che accada l’evento, Procedure Operative Standard (P.O.S.) utili per organizzare persone, risorse e strumenti localmente disponibili.
La prima responsabilità dei soccorsi in emergenza è comunale: scopo del Piano è quindi stabilire “chi farà cosa, quando e come”, per non trovarsi impreparati nel momento della crisi.
Il nuovo Piano è articolato in tre diverse sezioni: Parte 1 – inquadramento normativo e territoriale; Parte 2 – cartografie; Parte 3 – modelli di intervento, rubrica, tabelle dati.
L C