A partire da martedì 23 aprile a mercoledì 22 maggio si terranno quattro appuntamenti informativi per sensibilizzare i cittadini sull’opportunità dell’affido familiare
Non ci sono limiti di età per fare del bene. Tanto più se si parla di affido familiare, ovvero di famiglie, cittadini e cittadine che si prendono cura dei bambini di famiglie momentaneamente in difficoltà. Una generosità di cui c’è molto bisogno, da qui la volontà del Comune di Verona di promuovere un nuovo ciclo di quattro incontri sul tema, rivolto a famiglie con figli, coppie, single che abbiano voglia di fare un’esperienza di apertura e accoglienza.
Gli appuntamenti si terranno in presenza al Centro Sociale Territoriale – CST 4 di via Bacchiglione, 8 alle Golosine, dalle 18.45 alle 20.45, i martedì 23 aprile, 7 maggio, 14 maggio e mercoledì 22 maggio.
Gli incontri sono organizzati dagli operatori del Centro per l’Affido, con il quale collaborano circa centotrenta famiglie, il 40% delle quali impegnate ad accogliere minori in modo residenziale, il 53% con affidi diurmi e il 6% all’interno del progetto ‘Famiglia per una famiglia’.
Il corso approfondirà la cornice legislativa dell’affido, le varie forme di affido e solidarietà familiare, i servizi coinvolti, il ruolo della famiglia affidataria e della famiglia affiancante, bambini e bambine, ragazzi e ragazze e le loro famiglie d’origine, oltre a proporre testimonianze di famiglie affidatarie ed accoglienti.
Per partecipare al percorso informativo primaverile (un altro probabilmente seguirà in autunno) è richiesta l’iscrizione entro il 15 aprile scrivendo una e-mail indirizzata a [email protected] specificando il proprio nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico oppure telefonando allo 045 8492102 dalle 9:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì.
“Una bellissima iniziativa del Centro per l’Affido e solidarietà familiare che parla della società che si rigenera al proprio interno.- afferma l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni – Credo che aiutare un minore e la sua famiglia in un momento di difficoltà sia il risultato più bello che la comunità può esprimere. Basta poco: un aiuto nei compiti, una figura in grado di ascoltare e dare consigli. Oggi sono 130 le famiglie attive nell’affido, nelle sue varie declinazioni; con il nuovo ciclo di incontri che partirà il 23 aprile cerchiamo altre cittadine e cittadini generosi che vogliano mettersi in gioco, accompagnati e sostenuti in questo percorso dai professionisti dei servizi sociali”.
L’affido familiare.
In ambito sociale, l’affido ha un ruolo di prim’ordine. Sono molte le tipologie di affido, da non confondere con l’adozione, in base a diverse tempistiche.
Può essere a tempo pieno, quando il minore vive stabilmente con la famiglia affidataria per un periodo che può essere di pochi mesi o di qualche anno, o a tempo parziale, quando il supporto degli affidatari avviene per qualche ora al giorno o nei fine settimana o per le vacanze.
Alla base di tutto è importante che ci sia una famiglia che accoglie un minore. Un intervento temporaneo di aiuto e sostegno ad un minore ed alla sua famiglia che si trova a vivere una situazione di difficoltà. Attraverso l’affidamento il bambino/ragazzo incontra un’altra famiglia che, accogliendolo presso di sé, si impegna a dare risposta ai suoi bisogni affettivi, educativi, di mantenimento, di istruzione, rispettando la sua storia e le sue relazioni significative.
Chi può diventare affidatario.
Possono diventare affidatari coppie con o senza figli, sposate o conviventi, o persone singole, senza limiti d’età o reddito.
Gli operatori delle equipe psicosociali territoriali preparano gli affidatari, valutano il tipo di accoglienza che potrebbero affrontare, a seconda delle disponibilità e delle caratteristiche di ciascuno, ed offrono sostegno durante tutto il periodo dell’affido.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Comune di Verona:
https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=91034.
L C