“Sono grata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro Orazio Schillaci per avermi dato l’opportunità di mettere al servizio del Paese le competenze che ho maturato in 25 anni di ANT, con il nostro impegno sul fronte della prevenzione oncologica e dell’assistenza anche in aree ad alto impatto industriale e a rischio di inquinamento, quali Taranto e Brescia. E’ altrettanto importante e significativa l’attenzione al mondo del Terzo Settore per incidere in modo concreto su due fronti, quello dell’Ambiente e quello della Sanità, ora alle prese con una fase più che delicata per le conseguenze dei mutamenti climatici e l’onda lunga della pandemia. Sono convinta che una maggiore sostenibilità del sistema sanitario passi innanzitutto attraverso modelli misti pubblico-privato sociale e, nello specifico, attraverso l’implementazione dell’assistenza domiciliare come tassello per la salvaguardia dell’ambiente”.
In questo modo la Presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti risponde all’invito del Ministero della Sanità a partecipare al tavolo tecnico che affiancherà il titolare del dicastero della Salute Orazio Schillaci nella gestione delle specifiche dell’amministrazione della Sanità più direttamente connesse con le macroaree dell’Ambiente e delle Politiche sociali. È un deciso passo avanti alla volta di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale delle pratiche sanitarie quello appena sancito dall’istituzione di un pool permanente di tecnici cui spetteranno i delicati compiti di sorvegliare e consigliare l’esecutivo nella “valutazione di problematiche e opportunità di intervento” in materia.
A tal punto, proprio a sottolineare il particolare accento posto da questo nuovo soggetto sul versante della prevenzione e dell’adozione di corretti stili di vita quale argine alla diffusione di diverse patologie, insieme al capo della Segreteria tecnica del Ministero, al capo della Segreteria del Ministro e a numerose figure di spicco dell’ecosistema accademico nel nuovo organo, siederà – a titolo gratuito – persino la presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti, unica a rappresentare Bologna. Perché, come è noto, lo sfondo del lavoro del Tavolo sarà quello definito proprio dal ‘Piano Nazionale per la Prevenzione 2020/2025’ e, specificamente, dal quinto dei suoi obiettivi, intitolato appunto “Ambiente, Clima e Salute”.
A monte della sottoscrizione del suddetto Piano, già nel 2017 si era fatto riferimento alla possibilità di varare una “Task Force Ambiente e Salute” quale “strumento di supporto del Piano per rafforzare la governance, a vari livelli, tra le strutture/istituzioni responsabili”. Mentre, discutendo di finanziamenti pubblici dedicati, spiccano quelli da erogarsi attraverso gli “investimenti complementari” (Pnc) afferenti a un Pnrr che già di per sé prevede specifici investimenti relativi al sistema “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima”.
Raffaella Pannuti, nata a Bologna nel 1973, è laureata in Chimica Industriale. Successivamente a diverse esperienze lavorative e un tesserino da giornalista pubblicista, nel 1998 entra in Fondazione ANT, prima come responsabile dell’ufficio stampa, poi come Segretario Generale e infine nel 2011 ne diviene Presidente.
Dal 2009 a tuttora sono più di 50 i lavori in cui è coautrice nell’ambito delle cure palliative.
Dal 2001 ha partecipato nelle vesti di relatrice a più di 60 convegni internazionali e nazionali in ambiente medico e dedicati al Terzo Settore. Nel luglio 2020 è intervenuta durante l’audizione della Commissione Affari Sociali della Camera sulla situazione dei pazienti affetti da patologie oncologiche durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
È membro degli Action Groups dell’Unione Europea.
È stata insignita del Paul Harris Fellow, Rotary Foundation nel 2004, lo stesso anno ha ricevuto il Premio Profilo Donna e nel 2016 il Premio Capitani dell’Anno.
Nel novembre 2021 ha ricevuto il Premio Volontariato 2020 assegnato dalla presidenza del Senato a Fondazione ANT per l’impegno profuso in questi anni, e in particolare durante la pandemia, a favore dei malati di tumore.
Da marzo 2022 è vice-presidente di Acer – Azienda Casa Emilia-Romagna della provincia di Bologna.