“Le leggi non bastano se le menti non cambiano”: formare ed informare i giovani su stalking, bullismo e violenza.

“Le leggi non bastano se le menti non cambiano”: formare ed informare i giovani su stalking, bullismo e violenza.

L’obiettivo degli incontri dal titolo “Le leggi non bastano se le menti non cambiano” rivolti agli istituti secondari di primo e secondo grado di città e provincia promossi da:

  • Associazione “La Casa di Elena”
  • Assessorato alle politiche giovanili del Comune,
  • Centro antiviolenza di Legnago,
  •  Facoltà di scienze giuridiche dell’Università di Verona
  • Comitato unico di garanzia per le Pari opportunità dell’Azienda ospedaliera di Verona,

è formare ed informare i giovani su stalking, bullismo e violenza.

Infatti agli incontri, ai quali hanno aderito 8 classi quinte dell’Istituto professionale Sanmicheli, si parla di come educare i giovani sui fenomeni legati al bullismo e allo stalking, su come riconoscerli e come proteggersi. Ogni incontro tratta vari argomenti, dal significato del rispetto di genere alle parole, dalla conoscenza alle conseguenze che determinati  comportamenti possono avere, dalle leggi in merito riportate nel Codice Civile alle ultime novità introdotte nel 2019 nel cosiddetto Codice Rosso.
Si cerca dunque di dare agli studenti in fase di passaggio dall’adolescenza all’età adulta tutte le risposte che possano sciogliere i loro dubbi grazie ad un approccio multidisciplinare, in modo da poter prevenire, saper riconoscere quando il problema si manifesta, proteggere le persone coinvolte ed anche sapere quali passi compiere in ambito legale.
Il ciclo di incontri all’Istituto Sanmicheli, tenuto da professionisti in ambito giuridico-psicologico, ha avuto inizio il 2 novembre, mentre i successivi tre si terranno nei prossimi giorni. L’obiettivo del progetto è riuscire a coinvolgere il maggior numero di istituti possibili.
Per maggiori informazioni:
393485539362  – 3511291474 La Casa di Elena [email protected] 
www.lacasadielenaonlus.it
www.politichegiovanili.comune.verona.it
L’iniziativa è stata presentata in Sala Arazzi dall’assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani. Presenti la presidente Associazione APS “La casa di Elena” Elena Colasio, la psicoterapeuta e docente università di Verona Roberta Siani, la dirigente Istituto Sanmicheli Sara Agostini, la psicoterapeuta e coordinatrice Centro antiviolenza Legnago Donna Franca Consorte, la dottoressa Francesca Bazzani, il promotore dell’iniziativa Giusto Vecchiato de La Casa di Elena e le docenti dell’Istituto Sanmicheli Antonella Morbioli e Alessandra Ciotola.
Ci stiamo avvicinando al 25 novembre, giornata mondiale sulla violenza sulle donne, che sono state ancora più vittime durante la pandemia, ha detto l’assessore Briani. Verona è impegnata in prima linea con i propri servizi, e questo progetto è di assoluto rilievo. Educare i più giovani resta fondamentale, ecco perchè questo progetto riguarda tutti. Essere a conoscenza dei servizi sul territorio ci consente di essere preparati e, qualora ce ne fosse bisogno, di indirizzare nelle giuste strutture le persone che necessitano di aiuto.
Sono onorata di presentare questo progetto e ringrazio chi ne ha preso parte, ha commentato la presidente Colasio. Con questi incontri manteniamo la promessa fatta quando abbiamo istituito l’associazione La Casa di Elena, perché la nostra missione è cercare di migliorare una situazione sempre più degenerata nel tempo.
Abbiamo aderito all’iniziativa perché riteniamo sia molto importante per i nostri studenti, ha sottolineato la dirigente Agostini. Come dice giustamente il titolo dell’iniziativa, dobbiamo cambiare le menti partendo dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi i quali, in modi diversi, devono essere accompagnati in questo percorso”.
G.R.