Ottavia Piccolo inaugura la nuova edizione di L’Altro Teatro.

Dice Ottavia Piccolo a proposito del personaggio di Haifa: «La interpreto perché mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte

Venerdì 29 novembre alle ore 20.45 al Teatro Camploy lo spettacolo “Occident Express” con Ottavia Piccolo inaugura la nuova edizione di L’Altro Teatro, la rassegna del Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, realizzata assieme al Circuito Multidisciplinare Arteven, dedicata ai linguaggi e ai temi del contemporaneo.

Nel 2015 un’anziana donna percorre 5.000 km, dall’Iraq al Baltico, lungo la rotta dei Balcani, per sottrarre se stessa e la nipotina all’orrore della guerra. Stefano Massini ha raccontato questa formidabile vicenda in un articolo per un importante quotidiano europeo che ha poi trasformato in testo teatrale. «Ho trattato la realtà dei fatti come un terreno fertile – spiega – da cui far sorgere la pianta verde di un’epica moderna. Il viaggio di Haifa si aggiunge a quella lista di miti davanti a cui ogni Omero chinerebbe la testa. Sono leggende già pronte, impossibile non dargli forma scritta».

Dice Ottavia Piccolo a proposito del personaggio di Haifa: «La interpreto perché mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte. Mi metto in cammino con lei e dopo non sarò più la stessa». E non sarà più lo stesso nemmeno il pubblico, che in compagnia di Haifa attraversa bombardamenti, improvvise sparizioni di compagni di strada piccoli e grandi, luoghi abbandonati e povertà, ruberie e feroci uccisioni a sangue freddo, perché in questo sabba non conta neppure avere o meno la stessa religione, l’altro è un nemico e basta.
Con Haifa andiamo in luoghi irrespirabili, con il tenero fardello delle nipotina che immaginiamo attaccata sempre a lei, passiamo il mare per arrivare poi in terraferma. Grecia, Macedonia, su su fino al muro alto un metro che impedisce l’entrata in Ungheria. Si resiste, si va avanti, perché anche un piccolo spazio nel buio dove rincantucciarsi è una fortuna. Resistere e non fermarsi mai, con in testa un obiettivo soltanto, il sogno di andare al nord. Un sogno che si realizza con l’arrivo a Stoccolma, dove finisce il viaggio epico di una donna e di una bambina, simboli di tanti esseri umani che come loro ce l’hanno fatta.

In scena accanto ad Ottavia Piccolo ci sarà l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink che a proposito della componente musicale presente nello spettacolo aggiunge: «La musica contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi, il mosaico delle città europee contemporanee, poste di fronte alla sfida delle identità, delle culture, delle differenze».

Gli otto musicisti suonano strumenti diversi e affascinanti come l’oud, il cümbüs, il bouzouki, che si uniscono a violoncelli, flauti, chitarre, fisarmoniche e altro ancora. La loro presenza contribuisce a dare forma ad una scena variegata ed affollata… quasi non ci si accorge più che in scena c’è una sola attrice, perché la protagonista non è mai sola, tanto costante e continuo è il suo dialogo con i suoni.

In occasione dello spettacolo ‘Occident Express’ l’interprete Ottavia Piccolo incontrerà il pubblico nel Foyer del Teatro Camploy dalle ore 19 alle ore 20. L’incontro sarà condotto dal nuovo Direttore Artistico, Carlo Mangolini.
Un’occasione informale per conoscere da vicino l’attrice che aprirà la Rassegna, conversando e gustando un aperitivo. Ingresso libero.

Prosegue la campagna abbonamenti presso Box Office – tel 045.8011154, www.boxofficelive.it – in vendita anche i biglietti dei singoli spettacoli, mentre la biglietteria del Teatro Camploy aprirà la sera dello spettacolo alle ore 20. Contatti: Dannia Pavan – [email protected] – cell. 349 6766991