Senza plateatico molti bar e ristoranti rischiano di non poter lavorare .

Senza plateatico molti bar e ristoranti rischiano di non poter lavorare .

Si va dalla possibilità di utilizzare i marciapiedi all’ipotesi di chiudere al traffico veicolare vie o tratti di strada non pedonali ma non indispensabili alla viabilità circostante. Per ovviare al principio della ‘sorvegliabilita’, per il quale i tavoli al di fuori del locale devono essere ben visibili dall’interno e quindi dall’esercente, si può introdurre la figura del cameriere dedicato al plateatico. Allo studio anche la possibilità di concedere spazi non propriamente adiacenti al locale, purché rispondano ai criteri e alle misure anti contagio previsti in questa fase.
Tre le misure già adottate  a favore del comparto, c’è  la modalità semplificata per l’occupazione del suolo pubblico, che agevola gli esercenti nei passaggi per la richiesta di plateatici. Un iter abbreviato, che potrà essere utilizzato per ulteriori ampliamenti o per quelli ex novo. La domanda va presentata gli uffici del Commercio che, concedono un nulla osta provvisorio. 
Il sindaco Federico Sboarina spiega che:
“Senza plateatico molti bar e ristoranti rischiano di non poter lavorare. Non vogliamo che ciò accada, perciò stiamo lavorando ad un’ordinanza che farà in modo che tutti possano riaprire alla prima data utile. Stiamo cercando di ovviare ai vincoli e alle norme del settore, trovando le soluzioni migliori per tutti. Da quando è scoppiata la pandemia, tutto quello che potevamo fare per sostenere le attività economiche cittadine lo abbiamo fatto. Quello della ristorazione è senza dubbio uno dei settori più penalizzati, perciò stiamo lavorando h24 per far sì che tutti, ma proprio tutti, possano riaprire il prima possibile”.
G.R.