Tari 2020: agevolazioni sociali completamente a carico del bilancio comunale.
La regolamentazione di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, prevede una nuova metodologia per il calcolo delle tariffe relative alla Tassa Rifiuti per tutto il territorio nazionale.
Con la sua entrata in vigore sono decadute, quindi, tutte le tariffazioni applicate in precedenza dai singoli comuni con deroghe e esenzioni differenziate.
L’unica discrezionalità, legata al periodo emergenziale, che il nuovo metodo consente ai Comuni, è l’applicazione di agevolazioni sociali a vantaggio delle famiglie disagiate. Coloro cioè che già possiedono i requisiti per l’accesso al bonus sociale per il servizio elettrico, gas e idrico.
Così è stato fatto a Verona per i redditi fino a 8.265 euro l’anno (che diventano 20.000 euro con quattro figli a carico). Anche per i beneficiari del reddito e della pensione di cittadinanza e per i titolari di carta acquisto sono state applicate le agevolazioni standard stabilite da Arera.
La Giunta ha deciso di non distribuire sulla platea degli altri contribuenti l’importo delle agevolazioni. Dato che vige l’obbligo di piena copertura dei costi del servizio con le entrate tariffarie, ha stabilito di mettere a bilancio per i Servizi Sociali l’importo necessario a finanziarie le agevolazioni per le categorie a basso reddito.
L’assessore al Bilancio e Tributi Francesca Toffali ha sottolineato che:
“Gli errori li fa chi parla a vanvera, noi invece siamo abituati a risolvere i problemi sul serio senza demagogia . Infatti, abbiamo applicato la discrezionalità che Arera ha concesso ai Comuni per i redditi fino a 8.265 euro e per le altre categorie previste dalla normativa sul bonus energia. Abbiamo tutelato le famiglie fino a 15 mila euro e allo stesso tempo anche gli altri 120 mila contribuenti veronesi. In che modo? Stanziando a bilancio per i Servizi sociali gli importi necessari a aiutare queste famiglie a basso reddito, invece di spalmare la cifra su tutti gli altri contribuenti . Quindi, le agevolazioni sociali sono completamente a carico del bilancio comunale, per un meccanismo più equo, basta contributi a pioggia. Non più, quindi, esenzioni indistinte ma mirate a chi ne ha effettivo bisogno. Oltre agli sgravi, sarà seguito per tutta una serie di altre necessità dai servizi sociali comunali”.
G R